Riporto integralmente la richiesta di un nostro concittadino che a seguito di una caduta in una strada dissestata della nostra città ha riportato danni fisici.
D. :”Camminando in una via del centro, sono caduto in una buca e mi sono fratturato il polso. Posso ottenere un risarcimento? Cosa devo fare?”
R.:”La situazione descritta dal lettore rientra in un’ipotesi di responsabilità civile della Pubblica Amministrazione per danni causati da difetti della strada pubblica. In questi casi, il cittadino danneggiato può agire sulla base di due differenti fondamenti giuridici, a seconda delle circostanze concrete:
1.L’art. 2051 del Codice Civile dispone che ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito.
In questo contesto, la “cosa” è la strada pubblica e il “custode” è l’ente proprietario o gestore (generalmente il Comune).
Per ottenere il risarcimento sulla base di questa norma, occorre dimostrare:
-L’esistenza del danno (es. referti medici);
-Il nesso causale tra la cosa (la buca) e il danno (la caduta);
-Che non vi è stato un “caso fortuito” (ossia un evento imprevedibile e inevitabile che esoneri il Comune dalla responsabilità).
2. Art. 2043 c.c. – Responsabilità extracontrattuale per fatto illecito
Se però non è possibile dimostrare che l’amministrazione aveva un controllo diretto sulla strada (es. per vie rurali, zone periferiche o eventi eccezionali), si può agire in via alternativa o sussidiaria sulla base dell’art. 2043 c.c.:
“Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno.”
In questo caso, bisogna provare anche la colpa dell’Ente, ovvero:
-che la Pubblica Amministrazione sapeva o avrebbe dovuto sapere dell’esistenza della buca;
-che non ha provveduto a rimuoverla o segnalarla in modo tempestivo.
Come procedere concretamente?
Occorrerà innanzitutto raccogliere le prove scattando
fotografie della buca, acquisendo testimonianze di presenti e avendo cura di conservare referti medici e certificazioni sanitarie o, in caso di intervento della Polizia Locale, il relativo verbale.
Successivamente occorrerà formalizzare una richiesta di risarcimento dei danni al Comune mediante pec o raccomandata a.r. contenente:
-La descrizione dell’accaduto;
-I danni riportati;
-L’importo richiesto a titolo di risarcimento;
-La documentazione allegata (foto, referti, testimoni).
Se l’Amministrazione non dovesse rispondere o dovesse negare il risarcimento, bisognerà adire il Giudice di Pace o il Tribunale ordinario a seconda del valore”.
Avv. Giuseppina Gilda Ferrantello