Via il green pass, le quarantene per i non vaccinati e anche le mascherine. Il 31 marzo finisce dopo due anni e due mesi lo stato di emergenza da Covid e comincia una nuova fase di contenimento del virus. La svolta è vicina, il governo lavora alla road map con le ultime riaperture e tutte le date per il ritorno alla «normalità», quella che abbiamo conosciuto prima della pandemia.
Con tappe fissate, dal 1° aprile al 15 giugno, il green pass andrà in archivio. La discussione tra aperturisti e rigoristi va avanti ma il governo è orientato ad accelerare, per arrivare in settimana all’approvazione del calendario di tutte le decisioni che hanno un impatto sulla vita delle persone. La ripartenza del turismo è una priorità e Palazzo Chigi vuole favorire le prenotazioni per Pasqua e per l’estate. Anche il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, spinge perché l’Italia non resti indietro rispetto a Francia, Spagna, Grecia e altri competitor. Con il ritorno delle regioni in zona bianca — solo la Sardegna potrebbe restare in giallo — finisce l’epoca delle fasce di rischio a colori. Il Comitato tecnico-scientifico si scioglie e fa un passo indietro il commissario all’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo.
PRIMO APRILE
Green pass all’aperto
Cade l’obbligo di green pass rafforzato per bar, ristoranti, piscine, palestre. Non sarà richiesto un tampone negativo. Cade l’obbligo di green pass rafforzato anche per i mezzi di trasporto pubblico locale. Per aerei, treni e navi non sarà più necessario presentare il certificato verde, ma nel governo si discute dell’opportunità di chiedere il tampone negativo ai passeggeri. Cade l’obbligo di green pass, sia base che rafforzato, anche per hotel e strutture ricettive, servizi alla persona, sport all’aperto, musei, mostre, luoghi della cultura (anche al chiuso). Non sarà più richiesto il certificato per negozi e attività commerciali, uffici pubblici, poste, banche, sagre e fiere, impianti di risalita all’aperto, spettacoli e feste all’aperto, cerimonie pubbliche.
Quarantene a scuola
Non sarà più obbligatorio osservare la quarantena precauzionale se si viene a contatto con una persona contagiata, anche se non si è vaccinati. Se verranno superate le cautele della Salute e dell’Istruzione la novità riguarderà anche la scuola: non ci sarà più differenza tra immunizzati e non, ma i positivi continueranno a stare a casa fino a guarigione. La Ffp2 in classe non sarà più obbligatoria, si potrà passare alla chirurgica, però la data non è ancora stata decisa.
Sport e capienze
La capienza degli impianti sportivi torna al 100% dei posti disponibili sia all’aperto che al chiuso (in questo caso con la mascherina). Le discoteche all’aperto potranno lavorare a capienza piena.
Commissario e Cts
Finisce l’era del generale Figliuolo, le competenze della struttura commissariale saranno divise tra ministero della Salute e Protezione civile. Il Cts si scioglie, restano però come consulenti del governo il presidente Franco Locatelli e il portavoce Silvio Brusaferro. Il monitoraggio settimanale e il bollettino quotidiano andranno avanti.
Mascherine chirurgiche
Resta l’obbligo di indossare le mascherine nei luoghi chiusi diversi dall’abitazione privata. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, insiste nel chiedere cautela perché «i casi stanno risalendo in tutta Europa».
PRIMO MAGGIO
Green pass al chiuso
Cade l’obbligo di green pass per bar e ristoranti al chiuso, mense e catering, cinema, teatri, concerti al chiuso, eventi sportivi, studenti universitari, centri benessere, sport al chiuso e spogliatoi, convegni e congressi, corsi di formazione, centri culturali e concorsi pubblici.
Ffp2 a concerti e partite
Finisce l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2 all’aperto sia ai concerti sia negli stadi.
Le sanzioni al lavoro
Mentre si discute sui tempi dell’eliminazione del green pass obbligatorio per il lavoro, il governo è orientato a superare le sanzioni legate all’obbligo di vaccino e green pass per gli over 50. Dal 1° maggio dovrebbe cadere la sospensione dal lavoro e dallo stipendio, ma c’è chi spinge per il 1° aprile.
PRIMO GIUGNO
Protezioni sui trasporti
Finisce l’obbligo di indossare le Ffp2 al chiuso per i mezzi del trasporto pubblico locale, per funivie, per palestre e altri sport al coperto e per aerei, treni e navi.
Discoteche e protocolli
Le discoteche al chiuso potranno lavorare con piena capienza, ma dovranno rispettare i protocolli di sicurezza.
15 GIUGNO
Obbligo vaccinale
Scade l’obbligo vaccinale per medici, infermieri, operatori delle Rsa, insegnanti e personale della scuola, ma anche per chi lavora nel comparto della difesa, della sicurezza, del soccorso pubblico, per il personale della polizia locale, dei servizi segreti e della polizia penitenziaria. Fine dell’obbligo vaccinale anche per le persone che hanno più di 50 anni di età: non saranno più tenute a presentare il green pass per entrare al lavoro.
Fonte: Corriere.it – di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini