Cari lettori di vivi Mazara, sapete che cos’è il progetto Med Wind? Si tratta di un mega parco eolico off-shore che sorgerà lungo le coste siciliane precisamente a 47 Km a Ovest di Marettimo e a 70 Km dalle coste occidentali di Favignana, un parco eolico avanzato che occuperà gran parte di mare lungo le nostre coste, un’opera altamente sostenibile in quanto sfrutta una nuova tecnologia quella del “floating” cioè strutture completamente galleggianti, scavalcando qualsiasi parere discordante che accomuna alcuni sindaci non firmatari del progetto, associazioni di categoria riguardanti la pesca e alcune associazioni ambientaliste che non fanno parte di quelle che hanno effettuato la VIA, ovvero la valutazione di impatto ambientale, promuovendo più di 1600 posti di lavoro, l’opera verrà eseguita entro il 2026 da una società energetica italo-americana la Renexia in collaborazione con un’altra società cinese la Ming-Yang. Fino a 190 turbine galleggianti, per una potenza installata di 2.793 MW e una produzione attesa di 9 TWh collegate in doppia antenna sulle stazioni elettriche RNT di Partanna e Partinico. Energia pulita per 3,4 milioni di famiglie, ma in realtà se venisse erogata per la Regione Sicilia, garantirebbe una copertura totale del fabbisogno energetico dell’intera area occidentale, ma sarà energia distribuita per l’intero territorio italiano. Ancora una volta il nostro territorio viene svenduto e se realmente queste opere volessero dare un aiuto a ciò che è il costo energia e salvaguardia dell’ambiente, in realtà non avviene così, ma noi a Mazara ne abbiamo già avuto testimonianza dal metanodotto che in qualità di costi sul metano non ha mai agevolato la città anche se è un importante centro di collegamento tra Algeria e l’Italia. Questo mega parco avrà una durata di 25 anni, dopo delle quali verrà smantellato con un completo smaltimento dei materiali in un quasi totale riciclo. Le aree dopo quegli anni potranno tornare libere da ogni struttura. L’opera costerà 9,3 miliardi di euro a Renexia garantendo a tale azienda 25 anni di concessione dell’intera area. Ma se fosse così facile le multinazionali energetiche predisporrebbero mega parchi eolici in tutto il territorio e in tutto il Mediterraneo, ma in realtà questo progetto non può avere nessun riscontro a riguardo in quanto le strutture eoliche off-shore sono state sempre progettate per gli oceani dove la forza del vento è superiore alle nostre aree e dove l’impatto è meno invasivo perché non presenta la varietà di fauna e flora che riversa il nostro mare, con aree importante migratorie di specie ittiche come il Tonno rosso, ma anche di uccelli che attraversano quelle aree per raggiungere i paesi caldi africani durante l’inverno. Non dimentichiamo che quell’area a cui è rivolto il progetto è tra le più belle della Sicilia perché vicina all’arcipelago di isole minori delle Egadi. Ma rimane sempre il fatto che studi ne hanno dato l’ammissibilità a far partire l’opera, anche se la maggior parte del comparto Pesca si è rivoltato, tra cui anche associazioni di pesca mazaresi, ricordiamo che la Sicilia essendo circondata dal mare ha sempre mirato la sua economia sulla Pesca, ma ancora non ha avuto alcuna risposta se non delle rassicurazioni a interventi mirati a lenire i disagi che sorgeranno per tutte quelle imbarcazioni che pescavano in quello specchio di acqua. A noi siciliani rimane il dubbio dell’ennesima beffa, che rassicura con manovre di agevolazioni sui costi energetici, ma che forse noi cittadini o abitanti di quella parte della Sicilia non vedremo mai.
Adriana Cavasino